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Belga di origine (nato nel 1961), ma svedese di adozione, Höller si è affermato prepotentemente nel mondo dell'arte negli anni novanta. È noto per le sue curiose, talvolta gigantesche installazioni e sculture interattive che suscitano nell'osservatore reazioni divertite e confuse. Biologo di formazione, Höller trae spesso ispirazione da elementi della natura, quando per esempio utilizza piante e animali come surrogati degli esseri umani per creare analogie descrittive del comportamento delle persone. Vede l'arte come uno strumento cognitivo e usa le sue opere per trasformare l'esperienza sensoriale ed emozionale degli individui. Ama provocare lo spettatore, alterando i meccanismi percettivi tradizionali. Da qui i funghi giganti capovolti realizzati nel 2000 per la Fondazione Prada a Milano e gli scivoli installati alla Tate Modern di Londra nel 2006 che lui ha definito "generatori di ebbrezza e felicità". Holler ha preso parte alle maggiori manifestazioni artistiche internazionali: da Documenta a Kassel, alle Biennali di Venezia, Berlino e San Paolo. Ha realizzato numerose collaborazioni con altri artisti contemporanei tra cui Maurizio Cattelan e Rosemarie Trockel.